Lunedì 27 settembre, ore 18 - Teatro Regio
Umberto Eco
Politica e cultura
La missione del dotto rivisitata


  l'articolo pubblicato su "La Stampa" del 28 settembre, contenente alcuni brani dell'intervento
  l'articolo pubblicato su "La Repubblica" del 28 settembre, contenente alcuni brani dell'intervento




Il titolo La missione del dotto rivisitata è provocatorio perché si cercherà di dimostrare la differenza tra la visione di Fichte e quella di Bobbio circa la funzione e i doveri dell'uomo di cultura.
In particolare vengono presi in considerazione gli scritti di Bobbio degli Anni Cinquanta e le sue polemiche sulla libertà della cultura, sul tradimento dei chierici e sugli intellettuali organici.
Si traccerà un rapporto non certo casuale tra Politica e cultura del '55 e ll Barone rampante di Calvino del '57.


Umberto Eco - Professore di Semiotica all'Università di Bologna e Presidente della Scuola superiore di Studi Umanistici di Bologna, Umberto Eco è semiologo, critico letterario e narratore. Con i suoi libri, tradotti in tutto il mondo, è da oltre quarant'anni il protagonista di un profondo rinnovamento della critica e della cultura letteraria, che gli è valso un vastissimo riconoscimento internazionale. Più volte insignito della laurea honoris causa, ha insegnato nelle università di molti paesi: Stati Uniti, Brasile, Argentina e Francia. Ha collaborato a quotidiani italiani e stranieri e tiene regolarmente una rubrica su L'Espresso. Laureatosi a Torino nel 1954, si è occupato per alcuni anni dei programmi culturali della RAI, è stato senior editor della casa editrice Bompiani e ha fatto parte del 'Gruppo 63', movimento d'avanguardia italiano, che aveva come intento una riformulazione dei canoni espressivi del romanzo. A partire da Opera Aperta (1962), i suoi studi di semiologia hanno inaugurato nuove prospettive di interpretazione, contribuendo a ridurre la distanza tra "alta cultura" e "cultura di massa" e a riavvicinare in chiave umanistica le discipline e gli ambiti del sapere: la filosofia medievale e la storia dell'estetica, le comunicazioni di massa e l'analisi dei codici artistici. Autore di numerose opere letterarie, con Il nome della rosa (1980) ha ottenuto notorietà universale.

Tra le sue opere saggistiche: Opera aperta (Bompiani 1962), Apocalittici e integrati (Bompiani 1964), La struttura assente (Bompiani 1968), Trattato di semiotica generale (Bompiani 1975), Lector in Fabula (Bompiani 1979), Semiotica e filosofia del linguaggio (Einaudi 1984), I limiti dell'interpretazione (Bompiani 1990), La ricerca della lingua perfetta (Laterza 1993), Sei passeggiate nei boschi narrativi (CDE1994), Kant e l'ornitorinco (Bompiani 1997), Sulla letteratura (Bompiani 2002), Dire quasi la stessa cosa (Bompiani 2003).

Tra le opere letterarie: Diario Minimo (Monadori 1963), Il nome della rosa (Bompiani 1980), Il pendolo di Foucault (Bompiani 1988), Il secondo Diario Minimo (Bompiani 1991), L'isola del giorno prima (Bompiani 1994), Baudolino (Bompiani 2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (Bompiani 2004).